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Diamante (Cs) non è solo la nota perla della Calabria, tanto conosciuta e resa attraente dai cuori di tanti vacanzieri. Diamante con i suoi monumenti, con la sua fine arte  e cultura cristallina è vera rappresentante dell’Italian style, così come è conosciuto nel mondo. Daremo una breve descrizione (Mini Guida Turistica Descrittiva) di quanto è utile per assecondare le necessità e le curiosità del turista esperto o soltanto intraprendente.

Murales. L'idea dei "Murales" è dovuta al pittore Nani Razzetti, milanese ma diamantese di adozione, il murales diamante cs calabria quale propose al sindaco del tempo Ing. Evasio Pascale il progetto di rivitalizzare il centro storico. L'Operazione Murales, iniziata nel 1981, portò a Diamante, dall'Italia e dall'Estero, ottantatre pittori, che nel mese di giugno iniziarono a dipingere i muri del centro storico, ormai diventati delle grandi tele, facendo rinascere nella gente che vi abita il gusto della conservazione del proprio passato, per un'idea viva, che proietti nel futuro.Grazie ai suoi murale Diamante fa ormai parte del circuito delle Città dipinte, associazione di comuni promossa dall'APT di Varese, nella quale la "perla" del Tirreno occupa addirittura il primo posto, in quanto possiede il più alto numero di opere di artisti italiani.


Ruderi di Cirella L'antica cirella, i sui ruderi situati a 172 metri sul livello del mare, sono i resti del nucleo ruderi di cirella cs in diamanteabitativo di Cirella sorto all'incirca tra l'850 e il 1000 d.C. e cessato di esistere nel 1808; sono ricchi  di storia e di rilevanti testimonianze architettoniche. Arroccata su un piccolo promontorio, è formata dai ruderi dell'abitato e di altre importanti costruzioni. Passeggiare per le sue stradine è come fare un salto nel passato. Si possono ammirare ancora i resti del castello costruito dal principe Carrafa nel XVIII secolo, del convento di San Francesco di Paola risalente al XVI secolo e i ruderi della chiesa di San Nicola Magno, al cui interno si notano ancora tracce di affreschi.  

 

Mausoleo. Il Mausoleo, ben visibile dalla SS 18 all'altezza dell'ingresso sud per Cirella, è un monumento  musoleo cirella di diamnte csfunerario di epoca imperiale, databile tra la fine del I ed il III secolo d.C. Si tratta di un imponente edificio a pianta centrale costituito da un poderoso muro circolare in laterizi, fondato su un basamento in cementizio foderato di blocchi calcarei quadrangolari, con ingresso posto sul lato ovest dell'edificio (lato mare). L'opera architettonica, di pregevole valore archeologico, si colloca in un'area cimiteriale scoperta nel 1960 in occasione della costruzione della SS 18, allorché vennero alla luce ben 39 tombe di epoca imperiale, di cui 37 a cassa e due alla cappuccina. Si tratta di uno dei monumenti più importanti nel panorama dell'architettura funeraria di epoca romana ancora conservato nel nostro comprensorio, più in generale, dell'intera Calabria.


Chiesa dell'Immacolata Concezione.- La costruzione della chiesa dell'Immacolata Concezione ebbe inizio chiesa immacolata concezione diamante cs calabriail 23 aprile 1645 con la posa della prima pietra. La chiesa fu edificata per merito del principe Tiberio Carafa, religioso e molto devoto della Madonna, il quale cercò con questo atto di trovare soluzione al continuo aumento degli abitanti e dare alla comunità un luogo di culto adatto dove poter svolgere le funzioni sacre. Per la costruzione della nuova chiesa, fu scelto l'ampio spiazzo sul costone del Timpone. Il progetto per la realzzazione della nuova chiesa fu eseguito nello stile Barocco dell'epoca, contemplando l'inclusione nel lato destro della cappella delle Anime del Purgatorio, fornendo un facile punto d'appoggio per l'elevazione del campanile, denominato in seguito " u Campanàru". Ad opera ultmata le famiglie Patrizie di Diamante donarono artistiche statue lignee del XVII° secolo, fra le quali il Crocifisso, San Giovanni Evangelista e l'Addolorata, che furono collocate nella cappella delle Anime del Purgatorio. Il principe Tiberio Carafa fece suo l'onore di donare alla nuova chiesa la monumentale statua dell'Immacolata Concezione. La statua, alta circa 2 metri, fu scolpita su un tronco di ulivo ed è databile intorno al 1656. Da quando fu costruita, la chiesa Madre subì vari rifacimenti e fu ampliata grazie al contributo di tutti i Diamantesi fra cui spiccarono le famiglie blasonate e quindi più facoltose. Altre nuove opere furono poi eseguite dal 1757 al 1787 tra cui la più imponente fu l'aggiunta dell'attuale abside. In seguito, nel 1875 fu rifatto in marmo l'altare maggiore e nel 1881 il pulpito. Un resaturo completo si ebbe nel 1928, per l'incoronazione dell'Immacolata, sotto la direzione artistica di due giovani fratelli Alfredo  e Prassede Grimaldi, i quali ridipinsero la chiesa. Nel 1938 fu restaurata la cappella delle Anime del Purgatorio  e nel 1954, in occasione dell'anno Mariano, i due fratelli Grimaldi arricchirono la chiesa con due tele: "la Protezione dell'Immacolata sulla sua Diamante" sul soffitto e "Gesù con i Pargoli" nel semicerchio sopra l'altare maggiore. L'ultimo restauro iniziò nel 1985. Per prima cosa furono sostituiti tutti i marmi dei muri perimetrali, venne restaurata la cappella delle anime del Purgatorio facendo scomparire l'altare in marmo e sostituendolo con la costruzione di due nicchie che conservano le statue dell'Addolorata e di San Giovanni Evangelista; il Crocifisso, invece, fu fissato al muro con due viti. La chiesa fu ridipinta ed ogni cappella fu dotata di un lampadario.


Chiesa Santa Maria dei Fiori.-La costruzione della chiesa dell'Immacolata Concezione ebbe inizio il 23 chiesa santa maria dei fiori cirella di dimante cs calabriaaprile 1645 con la posa della prima pietra. La chiesa fu edificata per merito del principe Tiberio Carafa, religioso e molto devoto della Madonna, il quale cercò con questo atto di trovare soluzione al continuo aumento degli abitanti e dare alla comunità un luogo di culto adatto dove poter svolgere le funzioni sacre. Per la costruzione della nuova chiesa, fu scelto l'ampio spiazzo sul costone del Timpone. Il progetto per la realzzazione della nuova chiesa fu eseguito nello stile Barocco dell'epoca, contemplando l'inclusione nel lato destro della cappella delle Anime del Purgatorio, fornendo un facile punto d'appoggio per l'elevazione del campanile, denominato in seguito " u Campanàru". Ad opera ultmata le famiglie Patrizie di Diamante donarono artistiche statue lignee del XVII° secolo, fra le quali il Crocifisso, San Giovanni Evangelista e l'Addolorata, che furono collocate nella cappella delle Anime del Purgatorio. Il principe Tiberio Carafa fece suo l'onore di donare alla nuova chiesa la monumentale statua dell'Immacolata Concezione. La statua, alta circa 2 metri, fu scolpita su un tronco di ulivo ed è databile intorno al 1656. Da quando fu costruita, la chiesa Madre subì vari rifacimenti e fu ampliata grazie al contributo di tutti i Diamantesi fra cui spiccarono le famiglie blasonate e quindi più facoltose. Altre nuove opere furono poi eseguite dal 1757 al 1787 tra cui la più imponente fu l'aggiunta dell'attuale abside. In seguito, nel 1875 fu rifatto in marmo l'altare maggiore e nel 1881 il pulpito. Un resaturo completo si ebbe nel 1928, per l'incoronazione dell'Immacolata, sotto la direzione artistica di due giovani fratelli Alfredo  e Prassede Grimaldi, i quali ridipinsero la chiesa. Nel 1938 fu restaurata la cappella delle Anime del Purgatorio  e nel 1954, in occasione dell'anno Mariano, i due fratelli Grimaldi arricchirono la chiesa con due tele: "la Protezione dell'Immacolata sulla sua Diamante" sul soffitto e "Gesù con i Pargoli" nel semicerchio sopra l'altare maggiore. L'ultimo restauro iniziò nel 1985. Per prima cosa furono sostituiti tutti i marmi dei muri perimetrali, venne restaurata la cappella delle anime del Purgatorio facendo scomparire l'altare in marmo e sostituendolo con la costruzione di due nicchie che conservano le statue dell'Addolorata e di San Giovanni Evangelista; il Crocifisso, invece, fu fissato al muro con due vitiLa costruzione della chiesa dell'Immacolata Concezione ebbe inizio il 23 aprile 1645 con la posa della prima pietra. La chiesa fu edificata per merito del principe Tiberio Carafa, religioso e molto devoto della Madonna, il quale cercò con questo atto di trovare soluzione al continuo aumento degli abitanti e dare alla comunità un luogo di culto adatto dove poter svolgere le funzioni sacre. Per la costruzione della nuova chiesa, fu scelto l'ampio spiazzo sul costone del Timpone. Il progetto per la realzzazione della nuova chiesa fu eseguito nello stile Barocco dell'epoca, contemplando l'inclusione nel lato destro della cappella delle Anime del Purgatorio, fornendo un facile punto d'appoggio per l'elevazione del campanile, denominato in seguito " u Campanàru". Ad opera ultmata le famiglie Patrizie di Diamante donarono artistiche statue lignee del XVII° secolo, fra le quali il Crocifisso, San Giovanni Evangelista e l'Addolorata, che furono collocate nella cappella delle Anime del Purgatorio. Il principe Tiberio Carafa fece suo l'onore di donare alla nuova chiesa la monumentale statua dell'Immacolata Concezione. La statua, alta circa 2 metri, fu scolpita su un tronco di ulivo ed è databile intorno al 1656. Da quando fu costruita, la chiesa Madre subì vari rifacimenti e fu ampliata grazie al contributo di tutti i Diamantesi fra cui spiccarono le famiglie blasonate e quindi più facoltose. Altre nuove opere furono poi eseguite dal 1757 al 1787 tra cui la più imponente fu l'aggiunta dell'attuale abside. In seguito, nel 1875 fu rifatto in marmo l'altare maggiore e nel 1881 il pulpito. Un resaturo completo si ebbe nel 1928, per l'incoronazione dell'Immacolata, sotto la direzione artistica di due giovani fratelli Alfredo  e Prassede Grimaldi, i quali ridipinsero la chiesa. Nel 1938 fu restaurata la cappella delle Anime del Purgatorio  e nel 1954, in occasione dell'anno Mariano, i due fratelli Grimaldi arricchirono la chiesa con due tele: "la Protezione dell'Immacolata sulla sua Diamante" sul soffitto e "Gesù con i Pargoli" nel semicerchio sopra l'altare maggiore. L'ultimo restauro iniziò nel 1985. Per prima cosa furono sostituiti tutti i marmi dei muri perimetrali, venne restaurata la cappella delle anime del Purgatorio facendo scomparire l'altare in marmo e sostituendolo con la costruzione di due nicchie che conservano le statue dell'Addolorata e di San Giovanni Evangelista; il Crocifisso, invece, fu fissato al muro con due viti. La chiesa fu ridipinta ed ogni cappella fu dotata di un lampadario.. La chiesa fu ridipinta ed ogni cappella fu dotata di un lampadario.

Castello dei principi Carafa. Il castello dei principi Carafa, a Diamante, era una sorta di costruzione-fortezzaCastello dei principi Carafa-diamante cs calabria eretta a difesa del territorio, e adibita per metà a prigione e per metà a residenza estiva. Edificato nel XVII secolo, possedeva quattro imponenti torri, mura possenti e un ponte levatoio, di cui purtroppo oggi sono rimaste scarse testimonianze.

 

 



Il Parco Corvino
.- Il Parco del Corvino è una singolare oasi naturale che dista solo pochi minuti da parco del corvino diamante cs calabriaDiamante. Realizzato nell'ultimo tratto della valle in cui scorre il Corvino, grosso torrente che nasce dalla Montea, a ben 1865 m. di altezza, il Parco, con la lussureggiante flora mediterranea, è un tripudio di verde che inizia a pochi passi dal mare. La sua particolarità nasce dalla mutevolezza eccezionale del paesaggio, che in breve da marino diventa montano, spalancando dinanzi agli occhi increduli scenari incantati. Cedri maestosi, acque fruscianti che a tratti sfiorano i rami, profumi inebrianti, natura incontaminata che sa di montagna ma si specchia nel mare: questo è il Parco del Corvino.

Il lungomare vecchio.-
I lavori del cosiddetto "lungomare vecchio" ebbero inizio nel 1965 in quanto l'afflussodimante cs calabria lungoamare vecchio il salotto d'italia turistico aumentava di anno in anno ed il tratto di strada adibito a passeggio e luogo d'incontro, si rivelò insufficiente. Dopo qualche anno, il lungomare fu allungato verso sud raggiungendo l'attuale Banca Carime. Successivamente, questo,  fu allungato ulteriormente fino a raggiungere la spiaggia della "Guardiola". Affacciandosi dalla ringhiera del "lungomare vecchio", da molti definito il "salotto di Diamante le notti con la luna piena si possono osservare le barche munite di lampare o gli agili pescatori che, saltando fra gli scogli, pescano i polipi. Mentre di giorno si può ammirare tutta la costa come trovandosi su una nave.



L'isola di Cirella.- Al largo del litorale tra Diamante e Cirella si trova la piccola isola di Cirella, affioramento isola di cirella cs diamante di roccia calcarea che rappresenta un vero e proprio gioiello ambientale e naturalistico. Si raggiunge facilmente dalla spiaggia antistante, oppure dal porticciolo di Diamante. L'isola è coperta da una rigogliosa macchia mediterranea, che si accende in primavera di splendide fioriture. Una breve arrampicata conduce alla sommità, dove sono i ruderi di una torre costiera d'avvistamento contro le incursioni piratesche la Torre dell'Isola di Cirella, costruita dai vice re di Napoli, era di pianta quadrata, di circa 10 metri di lato con muraglie spesse da 3 a 4 metri . Intorno si estende un boschetto di isola di cirella i diamante cs calabriaeuforbia arborea, il perimetro dell'isola è caratterizzata da grotte, anfratti, piccole insenature e scogliere sommerse che fanno la felicità dei turisti amanti del mare. Lo specchio di mare intorno all'isola di Cirella nasconde ancora reperti archeologici di epoca greco-romana. Il primo rinvenimento avvenne ad opera di un subacqueo dilettante di Paola, Pietro Greco, il quale immersosi per fotografare un branco di pesci ritrovò una grossa anfora incastrata nella parete rocciosa. Un reperto importantissimo che la dottoressa Elena Lattanti, un'esperta di reperti archeologici, catalogò come anfora Dressel del primo periodo, la prima di questo tipo ritrovata in mare. I fondali dal lato est dell'isola sono ricchi di Posidonia oceanica e fra queste anche esemplari di Pinna nobilis che è il più grande bivalve del Mediterraneo ed è una specie protetta.


Convento dei minimi

Chiesa di San Giuseppe

Chiesa di San Biagio

Chiesa Gesù Buon Pastore

Porto Diamante.

progetto porto diamante cs

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Alcune fonti sono stati reperiti dal comune di Diamante, si ringrazia in tal senso il comune: http://www.comune-diamante.it