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Scalea non è solo un centro turistico della calabria che riveste un ruolo di primo piano per la meta di tanti vacanzieri, per le sue grandi spiagge, il suo mare cristallino. Scalea con i suoi monumenti, arte e cultura è vera rappresentante del settore, tanto da suscitare una intensa  attrazione verso il turista dedito nel visitare luoghi intrisi di interesse storico, quindi diremo vacanze culturali. Daremo una breve descrizione (Mini Guida Turistica Descrittiva) di quanto è utile per assecondare le necessità e le curiosità del turista esperto o soltanto intraprendente.

 I Ruderi del Castello Normanno.- La parte alta di Scalea antica (centro storico) è dominata dai ruderi del scalea: ruderi del castello normano del XI° secoloCastello Normanno del XI° secolo, che fu costruito dai Normanni laddove sorgeva una rocca longobarda .Nel 1250 vi nacque Ruggiero di Loria  che divenne grande ammiraglio della flotta angioina e aragonese; le sue gesta e la sua spiccata personalità colpirono anche la fantasia del Boccaccio che nel Decamerone, ricorda la sua figura e il suo paese natio. Il Castello per anni, fu dimora di molti feudatari, tra cui Guglielmo d’Altavilla. Alla fine del XVIII° secolo fu abbandonato e ben presto andò in rovina. Del Castello, ricostruito in epoca Angioina e Aragonese, avanzano i ruderi delle torrette, dei baluardi e del maschio centrale.


Palazzo dei Principi Spinelli
palazzo dei principi scalea.- Il sontuoso Palazzo dei Principi, di epoca feudale, per lungo tempo di proprietà della famiglia Spinelli,  fu venduto alla fine del periodo feudale dagli eredi Spinelli. Il palazzo presenta numerose camere adibite, in consuetudine del tempo, ai ricevimenti regali  ed per le occasioni lussuose immensi saloni erano lo sfondo di raffinati incontri, nonché varie manifestazioni culturali. Gli ospiti potevano omaggiarsi degli affreschi presenti nelle sale di stampo seicentesco. Oggi il palazzo è di proprietà del comune di Scalea ed è adibito a biblioteca comunale.

 

 Palazzetto Normanno detto l'Episcopio.- Il Palazzotto Normanno detto d’ Episcopio (sec. XII) urante la dominazione angioina divenne una vera e propria fortezza militare e ove vi nacque un importante e illustre personaggio, Ruggero di Lauria.

 

Palazzo Pallamolla.-  Il  Palazzo Pallamolla, nella quale abitarono i Pallamolla che si trasferirono a Scalea nel XIV secolo per sfruttare l’economia commerciale del tempo attraverso il traffico marino. In tempi più recenti fu sede della caserma dei Carabinieri, poi durante l’ultimo conflitto fu adibito a caserma per i soldati della difesa costiera.

 

Torre Cilindrica di Cimalonga.- torre cimalonga scaleaLa Torre Cimalonga del secolo XV, costruzione cilindrica di stile aragonese, un tempo carcere mandamentale e ora sede dell’antiquarium che custodisce interessanti reperti archeologici provenienti dagli scavi dell’antica città del Laos.

 

 

 

 

 

 

 

 

Torre Talao-scalea torre talao grotte . Torre Talao del sec. XVI, costruita nel ‘500 sopra un isolotto ora arenato al cui interno sgorgava acqua sulfurea e divenuta, negli anni, prima presidio militare, poi cenacolo di artisti e intellettuali.
Grotte Torre Talao.-L'isolotto della Torre Talao, dominato dall'omonima torre aragonese ed  oggi completamente inglobato nella terra ferma, è caratterizzato dalla presenza di cavità naturali che hanno offerto  riparo a gruppi di cacciatori e pescatori del Paleolitico Medio. Forse queste grotte costituiscono il più importante complesso  musteriano della Calabria (contemporaneo all'uomo di Neanderthal caratterizzato da strumenti di  pietra differenziati nell'uso e più perfezionati). Sicuramente è quello che ha segnato l'inizio delle ricerche sul Paleolitico Calabrese. Il complesso ha anche avuto la sorte di essere, ad oltre un secolo dalla scoperta, pressoché sconosciuto.

 

Le 4 Porte di Scalea.-Lorenzo Giustiani, viaggiatore erudito del XVIII secolo, descrisse così la città vecchia di scalea con 4 porte, una è detta porta di mare, la seconda è detta porta del ponte, da un antico ponte, in cui vi si vede un pezzo di artiglieria; la terza porta di Cimalonga, in cui vi è una torre che serve oggi da carcere e la quarta porta del forte (porta militare).

 

Torre della Scalicella o di Giuda.- Così chiamata perché, secondo la leggenda, il guardiano di turno tradì la scalea-Torre della Scalicella o di Giudafiducia concessagli e favorì l’invasione nemica.

 

 

 

 

 

 

 

La Petrosa, bellissimo posto per poter osservare tutto il panoraa della valle del lao.

 

Chiesa di Santa Maria d'Episcopio.-La Chiesa di Santa Maria d’Episcopio, che gli scaleoti chiamano la Scalea:  Chiesa di Santa Maria d’Episcopio“chiesa di sopra”, nel centro sotrico, al cui interno è venerata la patrona della città, la Madonna del Carmine, e che è di stile Normanno. Vi si trovano un pregevole crocifisso e una scultura di San Domenico, in legno, entrambi del XV secolo, la tela dell’”Annunciazione” attribuita alla scuola di Solimena, e la tela della “Circoncisione” di Paolo de Matteis del XVII secolo.

 

 

 

 


 


Scalea Chiesa di San Nicola in PlateisChiesa di San Nicola in Plateis.-La Chiesa di San Nicola in Plateis è invece definita la  chiesa “di sotto”. Questa chiesa è stata realizzata  sui resti dell’antica cappella bizantina tra l’VIII e il IX secolo e custodisce il sarcofago dell’ammiraglio angioino Ademaro Romano, nativo di Scalea e la tomba del filosofo cartesiano Gregorio Caloprese, anch’egli di Scalea, maestro del Metastasio.

 

 

 Chiesa della Madonna del Lauro.- La chiesa situata nella parte nuova dell'abitato ma edificata nel XVIII chiesa madonna del lauro scaleasecolo. La sua storia è legata alla statua della Madonna che i marinai di Meta di Sorrento donarono a quelli di Scalea per esser scampati ad una tempesta a largo delle coste della città. La chiesa, è chiamata anche Madonna del Lauro perché, secondo una tradizione, la Madonna comparve ad una donna del luogo ai piedi di un lauro.

 

 

 

 

Ruderi di Chiese Basiliane-(Chiesa dello spedale) A Scalea, nella Chiesa dello Spedale, (ruderi del convento francescano) si ritrova invece una fase più evoluta dell’arte bizantina. Quando cioè essendo subentrato, nel secolo XI, il dominio normanno, si tese a interpretare il formulario bizantino quasi come “istrumentum regni” del nuovo regime; dando adito ad un repertorio fisso e già tutto consegnato nelle forme che s’espresse in uno stile ieratico e composto. Collocata nella parte alta dell’abitato di Scalea, la chiesa fu scoperta, ancora una volta casualmente, nel 1967; quando tra calcinacci e ruderi di mura emerse d’incanto tutta una serie d’affreschi di brillante cromia che rivelò volti scavati di santi ed iscrizioni antiche. L’attributo di “spedale” farebbe pensare all’uso basiliano di ricevere in un luogo sacro malati e pellegrini; ma forse tale titolo è solo invalso di recente.

 


Ruderi della Chiesetta di San Cataldo del secolo XI.

  

Alcune fonti sono state reperite dal sito del comune: http://www.comune.scalea.cosenza.it/

Link d'interesse:

Strutture Ricettive  in Scalea: Hotel,Alberghi,Camping,Villaggi,Bed and Breakfast,Pensioni,Residence.